Torre costiera di Su Loi

Nota anche come Torre degli Ulivi, è una delle 104 che presidiano  le coste dell’intera Sardegna. La sua erezione, risalente al 1578  circa, si deve al vicerè di Sardegna don Miguel De Moncada.  Sono gli anni immediatamente successivi la battaglia di Lepanto  (1571), quando la corona iberica, per contrastare la pirateria islamica,  ritenne ormai più economico un sistema di difesa passivo,  basato sulle fortificazioni, piuttosto che quello attivo, con l’utilizzo  di grandi flotte militari, preferito fino a quel momento. La torre di  Su Loi era del tipo più piccolo, detto torrezilla, cioè un semplice  punto di avvistamento posto a 10 metri slm, presidiato da appena  due uomini. Essa doveva garantire la continuità visiva tra le  torri che costellano l’intero Golfo di Cagliari e sorvegliare la vicina  foce del rio San Girolamo, per impedire al nemico di approvvigionarsi  d’acqua potabile. La sua struttura, di forma troncoconica  (diametro di base m 6.40; altezza m 8), poggia su un basamento  rinforzato all’interno da due contrafforti intersecati a croce. Il piano  praticabile era costituito da un soppalco ligneo sorretto da  una risega continua del muro. Vi si accedeva da un portello posto  a m 3.50 dal suolo, tramite una scala di corda. Attraverso una  botola aperta nella volta a cupola ribassata si saliva al terrazzo,  cinto da un alto parapetto intervallato da ampie feritoie. Da esso  si protendevano verso l’entroterra due garitte: la prima, montata  su mensoloni in arenaria, proteggeva una caditoia per il lancio di  proiettili piombanti, posta a perpendicolo del portello d’ingresso;  la seconda, sorretta da due tronchi di ginepro, doveva invece  ospitare il deposito delle munizioni, in modo che, come al solito,  una sua eventuale esplosione non pregiudicasse la stabilità  dell’intera struttura. La torre di Su Loi, che dipendeva dall’alcalde  della torre Zavorra di Sarrok, rimase in uso fino al 1843.

Write a Review