La parrocchiale di Cuglieri sorge in posizione singolarmente panoramica, al colmo del colle Bardosu, attorno al quale si dispone uno dei nuclei storici del paese. La sagoma della particolare facciata neogotica, realizzata nel 1913 su disegno del cav. Roberto Sanna, distingue il panorama anche a distanza, qualificando oltremodo l’amenità del contesto naturale circostante.
Benché risalente al XVIII secolo per ciò che concerne la riformulazione degli interni secondo i dettami del barocchetto piemontese, ben più antica è la fondazione della chiesa, legata alla venerazione di una trecentesca statua della Vergine in pietra dipinta sita nella nicchia dell’altare maggiore, che la tradizione vuole essere giunta miracolosamente sulle spiagge di S. Caterina di Pittinuri e che è stata solennemente incoronata per decreto vaticano nel 1893.
Eretta in Insigne Collegiata nel 1807, nel 1919 ottenne il titolo di Basilica Romana Minore. Al XIX secolo risalgono i suoi arredi di maggior pregio (una tela del pittore Giovanni Marghinotti e l’altare marmoreo di Domenico Franco che fu pure architetto della cupola), ma l’acquisizione di opere d’arte d’importanza ragguardevole continuò ancora nella prima metà del Novecento, soprattutto per iniziativa dell’arciprete Antonio Giuseppe Angotzi (1859-1947).
Fra le ‘presenze’ da notare al suo interno, l’altare che racchiude le reliquie di S. Imbenia, alcune statue lignee del XVII secolo, una serie di opere scultoree di Giuseppe Sartorio e i monumenti che conservano le spoglie mortali del Servo di Dio fra Paolo, di mons. Bonfiglio Mura e di mons. Eugenio Cano. Fin dal 1675 ha sede in questa chiesa la confraternita intitolata alla Vergine del Santo Rosario.