Ogni 17 febbraio si commemora l’anniversario del bombardamento del 1943 da parte delle forze americane, che ha visto circa 100 morti e altrettanti feriti. Dopo lo sbarco anglo-americano nel nord Africa si iniziano a colpire anche i paesi dell’interno con “sfollati” dai paesi costieri. I bombardieri B25 del 310° Bomb Group, lanciano sul paese oltre 600 spezzoni. In relazione al numero degli abitanti, quello di Gonnosfanadiga fu uno dei bilanci di vittime civili nella medesima giornata tra i più gravi dell’intera guerra aerea sull’Italia. La commemorazione vuole ricordare i morti e non perderne la memoria. Il muro di un’abitazione e un cancello di via Marconi che ne recano ancora le tracce, i Convegni che raccontano, il monumento della madre che piange il figlio, vogliono essere il “non dimenticare” quei tragici fatti.