Saline di Sant’Antioco

La Salina di Sant’Antioco si estende su una fascia pericostiera lunga circa 20 Km, per una profondità massima di circa 3 km. Realizzata nei primi anni ‘60  mediante opere di regimazione e collegamento di lagune costiere esistenti, entrò in produzione nel finire dello stesso decennio. La superficie utile coperta dalle acque, variabile stagionalmente, è di circa 1500 ettari, suddivisa, in evaporante (1300 ettari) e salante (200 ettari).

La funzione produttiva assolta dalle zone evaporanti consiste principalmente nel portare le acque di mare a saturazione rispetto al cloruro di sodio, provvedendo all’aumento dalla densità caratteristica dell’acqua di mare, di 3,5° Baumè (Bè), a quella di saturazione, che si raggiunge ad una densità di 25,7° Bè alla temperatura di 15°C.L’intero percorso viene compiuto dall’acqua in 40-60 giorni in funzione delle condizioni meteorologiche. La restante parte di sperficie coperta dalle acque costituisce la zona salante, nella quale si ha la precipitazione del cloruro di sodio.

Questa zona viene continuamente alimentata durante la campagna salifera con l’acqua satura preparata nella zona evaporante, che qui raggiunge densità prossime ai 30° Bè. Il movimento delle acque a ciclo continuo viene realizzato sfruttando per la maggior parte della superficie il dislivello naturale del terreno; ove ciò non è possibile provvedono 6 stazioni idrovore di sollevamento dislocate in diverse zone della Salina. Il periodo più favorevole alla produzione va da maggio a settembre: le operazioni di pompaggio hanno inizio quando le evaporazioni prendono il netto sopravvento sulle piogge.

Durante il restante periodo dell’anno l’attività produttiva è tesa alla conservazione delle caratteristiche delle acque presenti nelle diverse zone evaporanti. Le caratteristiche di questi importantissimi siti, costituiscono uno straordinario habitat soprattutto per la sosta e lo svernamento dei limicoli, di spatole, gru, aironi bianchi maggiori e di piccoli gruppi di oche, per i nidificanti abituali quali il cavaliere d’Italia, l’avoceta, il fratino, il fraticello, la sterna zampenere, la pernice di mare, il gabbiano roseo ed il gabbiano corallino, anatre di varie specie oltre al famoso fenicottero rosa che, ormai costantemente al di sopra del migliaio di individui, rappresenta proprio nella salina una delle più importanti popolazioni europee di questa specie. 

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