Cattedrale – I dipinti

Le pitture della chiesa sono quasi tutte opera di Emilio Scherer, pittore parmense che operò tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX. Sicuramente le pitture più interessanti stanno nella grande cupola e nel Presbiterio. Il dipinto della cupola, che rappresenta la gloria del Paradiso, è un’opera di rara espressività e dinamismo. Sui quattro pennoni del presbiterio sono dipinti gli evangelisti: S. Matteo che conversa con l’Angelo; S. Marco con il leone; S. Luca, sul cui sfondo giace il bue alato, tiene in mano la tavolozza, i pennelli e i colori e mostra in quadro la Madonna; dal pennone in cui è raffigurato S. Giovanni l’aquila spicca il volo quasi a ghermire il leone di S. Marco. Nel vano di 7 metri interposto tra i pennoni, entro cornici in stile barocco, sono collocati i due dipinti laterali del presbiterio, di grande bellezza e varietà. Sul lato destro è rappresentata l’Annunciazione della Vergine, interessante per la calda luce che investe Maria e l’Angelo. Di fronte sopra il Soglio Vescovile, è raffigurata la visitazione della Madre di Gesù fra le donne, la quale si presenta a S. Elisabetta che la accoglie con le braccia aperte, mentre sulla soglia Giuseppe e Gioacchino si danno un abbraccio ospitale. Nel catino dell’abside è raffigurata in visione stereoscopica una veduta di Bosa che si specchia nelle acque del Temo. Da un lato si trova il vecchio S. Emilio col dorato piviale, dall’altro S. Priamo con le armi, che chino in ginocchio, par invochi la Vergine in difesa dei fedeli. Sopra i santi patroni, in un aereo gruppo tra angeli che cantano e suonano appare dolcissima e piena di grazia la Madonna Immacolata sopra una corona di nuvole.

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