Il culto di San Giorgio, patrono di Ferrara, esiste fin dai tempi della fondazione del primo nucleo urbano, sull’omonima isola. Il primo impianto dell’edificio, di cui non si hanno notizie precise, viene realizzato nel 668 dai canonici provenienti da Voghenza. Per molti secoli la chiesa ha funzione di cattedrale finché, nel 1135, la sede vescovile passa all’attuale Duomo, mentre a San Giorgio si stabiliscono i padri Benedettini Olivetani che, trovando la chiesa in grave degrado, danno avvio a imponenti lavori di recupero. L’attuale assetto è il risultato di numerosissimi interventi succedutisi nei secoli, tra cui alcuni di Biagio Rossetti, altri di Alberto Schiatti, altri appartenenti al pieno barocco. Sul piano pittorico, la basilica si distingue per l’ariosa decorazione delle navate e delle volte; le più importanti opere dell’apparato decorativo appartengono al Seicento e Settecento.