Nell’Alto Medioevo, la zona in cui sorge Santa Francesca Romana è un acquitrino che costeggia
l’alveo dell’antico corso del Po. Dopo la rotta di Ficarolo, il ramo cittadino del fiume
progressivamente si interra, e la golena diventa terreno su cui si inizia a costruire Ferrara. La
prima chiesa, sul sedime di quella attuale, è del 1569; il definitivo ampliamento, in parte attribuito
ad Aleotti, avviene nel XVII secolo. Da allora, Santa Francesca Romana si presenta ad aula unica,
con presbiterio, altare maggiore e coro nell’abside: tipico schema secentesco delle chiese per la
predicazione. L’arredo pittorico comprende Cristo crocifisso e i patriarchi al Limbo di Ludovico
Carracci, il più importante dipinto realizzato per Ferrara nel Seicento: da notare la drammaticità dei
volti e dei gesti dei personaggi, dovuta al contrasto tra chiarore e oscurità.