“Sa Cresia Manna” è un edificio di grande interesse architettonico che ha subito nel tempo vari interventi che ne hanno mutato l’aspetto e le cui origini si fanno risalire al periodo bizantino. La Chiesa di Santa Barbara fu costruita accanto alla preesistente chiesa di Sant’Antonio Abate. Non sappiamo se l’antica chiesa bizantina sia stata rivista in periodo romanico, ma di certo in periodo gotico. Nel 1388 si ordinò che a spese della corte si rifacesse il portale d’accesso alla chiesa e che questa fosse dotata di una campana, nella quale è possibile leggere “ALFHA:ET:O:AN(N)O: D(OMI)NI: MCCCLXXXVIII”. La chiesa fu ampliata nel ‘500 con modalità architettoniche e costruttive tardo gotiche e nel ‘700 si aggiunsero i paliotti di marmo. Oggi la navata centrale si presenta con tre cappelle per lato, le sei cappelle differiscono l’una dall’altra per forma e dimensioni: cinque sono voltate a botte, una voltata a crociera e costolonata. Il transetto, presbiterio e abside si differenziano per lo stile di scuola ottocentesca da tutto il resto. Pregevoli le statue, specie quella di Santa Barbara del 1500 circa, posta sull’altare maggiore del 1724, realizzata in marmi policromi così come il pulpito. Di interesse gli arredi sacri e un pregevole dipinto del 1835 raffigurante la Madonna con Bambino e le anime imploranti, del pittore gonnese noto come “Marracciu”. La chiesa aveva un piazzale circondato da un alto muro chiuso da un portale con un grande arco, eliminato ai primi del ‘900. La facciata si presenta ora con linee curve e lesene angolari, mentre fino al 1971 presentava il terminale piatto del gotico catalano con due merlature laterali e i ruderi della piccola chiesa di Sant’Antonio, diventata ossario del Cimitero.