Milis è l’ultimo paese del Campidano di Oristano, alla base dei contrafforti della catena del Montiferru. Area di transito dalle aree di pianura verso il nord della Sardegna, è stata frequentata stabilmente dal Bronzo medio al periodo bizantino nel nuraghe Cobulas o Cuccuru de is Zanas. Nel periodo giudicale sorgono a Milis diverse aziende agricole (domos) dipendenti dal monastero camaldolese di Santa Maria di Bonarcado, tra le quali le prime dedicate all’agrumicoltura come ricorda il toponimo “S’ortu e is Paras” della tradizione. Nel centro di Milis sorge nel XV secolo un edificio di governo della Curatoria di Parte Milis del Marchesato di Oristano; diventa quindi casa d’abitazione, nel XVII secolo, in stile gotico-aragonese (famiglia Vacca o Vaca, o Vacha), che passa quindi alla famiglia Pilo Boyl di Putifigari, agli inizi del XIX secolo, per il matrimonio del Generale Vittorio con Maddalena Vacca Salazar.
Altri edifici storici significativi: la chiesa parrocchiale di San Sebastiano, XVI secolo, la chiesa di San Paolo in stile romanico (1140-1220). Il prospiciente cimitero ospita in un riquadro il Cimitero di Guerra italo-tedesco dei caduti della seconda guerra mondiale. Alla periferia del paese è lo Stabilimento Pernis-Vacca, sorto nei primi anni del 1900 come allevamento di cavalli. Il suo vasto giardino, attualmente coltivato ad agrumi, è stato recentemente ricompreso tra i sette giardini storici della Sardegna.