Le prime notizie riguardanti questa chiesa risalgono al 1388, quando nel sagrato dell’edificio, allora intitolato a San Pietro, si svolse un’assemblea dei rappresentanti della curatoria di Dore, chiamati a ratificare il trattato di pace tra Eleonora d’Arborea e gli Aragonesi. Nel XIX° secolo, con l’antica chiesa di Sant’Andrea ormai diroccata, fu Santa Croce a fungere da parrocchia per diversi periodi. Interessante il vano presbiteriale quadrangolare voltato a crociera costolonata e con gemma pendula recante il monogramma di Cristo. Sono presenti diverse statue di santi databili tra la fine del XVII° e il XVIII° secolo fra le quali il Cristo deposto e la Vergine Addolorata utilizzate per il rito de S’Iscravamentu.
Antistante la chiesa si trova la piazza, molto cara agli oranesi in quanto vi si svolgevano le principali feste e manifestazioni. Inoltre si trovano la casa natale di Marianna Bussalay (intellettuale antifascista) e la casa natale di Piero Borrotzu (medaglia d’oro al valore militare).