L’edificio si mostra come il prodotto di un rifacimento in stile liberty datato ai primi decenni del XX secolo. La chiesa è tuttavia citata nel 1688 nell’inventario del vescovo Morillo. Non è da escludere una presenza ancora più antica di una chiesa da riferire al villaggio medievale di Gutoi noto nella documentazione di età aragonese. Alla metà dell’Ottocento la chiesa è ricordata dall’Angius che riporta come “la cappella nell’indicata valle di questo nome, dove si radunano le famiglie de’ 25 e più mulini che sono nella medesima”. Negli anni ’60 a causa del crollo di parte del costone roccioso sottostante, la chiesa fu chiusa anche se non aveva riportato danni. La chiesa è stata definitivamente restaurata nel 2010 e riaperta al culto. San Lorendo, purtroppo, deve la sua fama ad un tragico episodio, la frana del 1957 che colpì le case sottostanti la chiesa, ancora visibili in parte, dove morì un bambino di pochi mesi. L’episodio ispirò il poeta Antonio Strinna nella stesura della poesia “Badde Lontana” e successivamente Antonio Costa nella composizione dell’omonima canzone interpretata dai più importanti cori polifonici isolani.