Non si conosce la data precisa della sua costruzione. Verosimilmente, nasce successivamente alle disposizioni del viceré Lodovico d’Hallot des Hayes che, nel 1767, incentivò l’istituzione dei Monti e ne regolarizzò il funzionamento. I Monti Granatici erano centri di raccolta dei cereali utilizzati come fondo comune e in Sardegna ebbero un ruolo fondamentale per l’economia e la crescita del territorio. I materiali utilizzati per la costruzione delle pareti sono pietrame e fango, il pavimento era realizzato da un semplice battuto di cemento e il tetto, allora in precarie condizioni, era a due falde, internamente retto da capriate in legno e con l’orditura realizzata in canne, mentre esternamente era rivestito da tegole tipo coppi. I lavori di restauro non hanno modificato la struttura originaria dell’edificio.