Il centro abitato di Lunamatrona è posto in lieve declivio verso est sulla piana interna della Marmilla racchiusa tra le giare di Siddi e di Gesturi e la zona collinare della Trexenta.
Si estende per 21 Kmq., e comprende 1629 abitanti (al 31/12/2022).
È caratterizzato da un impianto urbanistico irregolare. Le abitazioni hanno in comune la caratteristica di disporsi al centro del lotto, chiuso da alti muri, il cui accesso è costituito da un ampio portale spesso ad arco.
STORIA E ORIGINE DEL NOME
Nel territorio sono stati individuati alcuni centri ossidianici che potrebbero far supporre una frequenza di insediamenti risalenti al periodo prenuragico.
Certamente il centro fu abitato fin dall’età nuragica, come dimostrano le rovine di alcuni nuraghi; fu frequentato anche nel periodo romano come attestano la straordinaria quantità di tombe, di utensili abbozzati e rifiniti in ossidiana.
Nel Medioevo (v. Compendio di S. Maria) il paese fece parte del giudicato di Arborea e della curatoria di Marmilla.
Nel 1426, insieme alla curatoria entrò a far parte del marchesato di Oristano.
Nel periodo sabaudo nel 1798 passò agli ossari de la Cueva in possesso dei quali rimase fino all’abolizione del feudalesimo (1939).
Le fasi successive delle vicende storiche potranno essere ricostruite mediante la consultazione dell’archivio storico comunale che ha sede nella biblioteca adiacente al Compendio Medioevale S. Maria.