Il manufatto litico in arenaria, rinvenuto all’interno della struttura n. 46 del villaggio nuragico di Bia de Monti – Monte Zara è stato identificato come presunto torchio per il vino a torricella con vasca (Età del Ferro, fase Geometrico I, 900/850 – 725 a. C.), riferibile ad attrezzatura per la vinificazione in Età nuragica. Il reperto è formato da un basamento, sovrapposto mediante un supposto perno ligneo ad un fusto cilindrico, la cui parte superiore – leggermente concava – è stata adattata per la raccolta dei liquidi, i quali, attraverso un doccione, si riversano all’interno della vasca sottostante, dove è stata anche documentata la presenza di un deposito scuro. Inoltre, a contatto con la base della vasca, sono stati rinvenuti due manufatti ceramici: una oinochoe trilobata e una scodella a calotta, rapportabili a presunte libagioni rituali. Dopo un riesame del reperto, sembrerebbe plausibile che riproduca, nel suo complesso, un esemplare di vasca-altare, con probabile funzione cultuale, il cui elemento superiore richiama nella forma un modellino di nuraghe stilizzato. Il raffronto con i ritrovamenti simili, obbliga a tenere in considerazione anche ipotesi legate ad aspetti non funzionali, quali rituali, pur senza escludere una funzione utilitaria del manufatto litico.