La chiesa parrocchiale dedicata al Santissimo Salvatore fu edificata in una delle zone alte del paese, così che potesse esser vista in tutta la sua struttura anche dalla strada statale. L’impianto è databile XVII-XVIII secolo ed è in stile tardo barocco mentre la facciata è in stile classico anche se la struttura è stata edificata in epoche diverse. Il primo impianto risale al 1610 ed è rappresentato dalla Cappella della Pietà, immediatamente dopo fu costruita la Cappella del Rosario nel 1650, il cupolone fu completato nel 1770 e il campanile nel 1844. La facciata è suddivisa in quattro lesene simmetriche sormontate da capitelli, mentre ai lati si trovano due nicchie. Sopra il portale ottocentesco è presente una finestra a forma di lunetta e la facciata è sormontata da un timpano classicista di forma triangolare. Ai due lati si trovano le cappelle e il campanile è posizionato in fondo. Le cupole sono a pianta ottagonale e culminano con la lanterna. L’interno è caratterizzato da una pianta centrale e il soffitto è in legno e a capriate. Ai lati sorgono sei cappelle costruite in epoche diverse. L’altare maggiore è realizzato in marmi policromi e articolato in piani diversi, presenta alla base due scalini. In cima è presente una nicchia sorretta da quattro colonnine di marmo nero con capitelli ionici. All’interno della nicchia troviamo la statua lignea di San Salvatore. L’autore della statua è ignoto ma si pensa possa essere stata eseguita dallo stesso scultore della statua di Santa Maria, ossia Antonio Lonis di Senorbì. Ai lati dell’altare sono presenti le due Cappelle voltate a botte della Pietà e del Rosario. L’altare è sovrastato da un dipinto di autore ignoto che rappresenta la deposizione di Cristo dalla croce. Affianco alla Cappella del Rosario si trova il pulpito del 1878 che fu commissionato da Cav. Mereu e dall’Assessore anziano Giuseppe Angius: esso è in marmo bianco, appoggiato su una lesena, ed è in stile tardo barocco. Ai lati dell’ingresso troviamo a sinistra la Pila dell’Acquasantiera, in stile romanico, proveniente dalla chiesa di Santa Maria di Sibiola e a destra la Fonte Battesimale, di scuola genovese, in marmi policromi e legno. La parte superiore è in legno intarsiato e riproduce la scena del Battesimo di Cristo. Nella Cappella del Sacro Cuore sono conservate le salme di Monsignor Agostino Saba e Monsignor Paolo Carta.