Villanovaforru è un piccolo e grazioso paese, che conta poco più di 600 abitanti, adagiato tra le dolci colline della Marmilla e divenuto meta turistica e culturale, grazie alla fortunata scoperta del complesso archeologico di “Genna Maria”, scavato a partire dal 1969. Il sito, posizionato a poco più di 400 metri d’altitudine, regala un’incredibile vista a 360° dalla quale si ammirano ben 53 paesi, il Golfo di Oristano e quello di Cagliari, l’intera pianura del Campidano, le Giare e il massiccio montuoso del Gennargentu. I reperti rinvenuti, che ci illustrano una frequentazione sviluppatasi dall’epoca nuragica a quella altomedioevale, sono stati ricomposti nel locale laboratorio di restauro ed ospitati dal 1982, nei due piani dello storico “Monte di Soccorso”, palazzetto ottocentesco che ha mantenuto l’originaria architettura. Grazie a questa valorizzazione, le tipiche attività agropastorali del paese, sono state integrate da iniziative ricettive, di ristorazione e artigianali, quali la lavorazione dei coltelli, del legno artistico, della cestineria la riproduzione della ceramica archeologica, il ricamo degli scialli. Tra i monumenti da visitare, vi sono la parrocchiale di San Francesco d’Assisi e la chiesetta campestre di antichissima origine, dedicata a Santa Marina, mentre, tra le viuzze del centro storico, si aprono vecchi portali. Recente è l’arte dei murales, incentrati sulle fiabe, che mirano a coinvolgere i bambini e le loro famiglie ad intraprendere un viaggio nelle storie del fantastico.
La campagna di Villanovaforru, impiantata ad uliveti, vigneti e mandorleti, offre prodotti di alta qualità e le caratteristiche colline dalle sinuose forme, vengono inondate dalle fioriture vermiglie della sulla e dai colori multiformi delle splendide orchidee selvatiche; l’abitato è inoltre circondato, come pochi paesi del territorio, da alcuni rigogliosi boschi di leccio, nei quali trovano spazio, piccole oasi attrezzate per il pic – nic.
Tra le sagre ed eventi di rilievo si possono annoverare: il falò di San Sebastiano (20 gennaio); Santa Marina (martedì dopo la Pasqua e il 17 Luglio); Sant’Isidoro (domenica vicina al 15 maggio); il Festival dell’Acqua (primo fine settimana di giugno); il Festival Internazionale del Folklore (agosto); la Sagra “Simbua fritta cun sartitzu” (2° sabato di settembre); Mestieri, sapori e saperi del passato (2° sabato e domenica di settembre); San Francesco patrono (4 ottobre).