Nota come “Capelledda”, datata sull’architrave del portale, che recita in latino “Questa opera fu completata l’anno del signore 1721”. Voluta dalle confraternite locali del Rosario, fondata nel 1624, e della Vergine Addolorata, la chiesetta era centro di intensa vita spirituale in occasione delle feste della Settimana Santa, Corpus Domini, San Francesco, San Daniele, Santi Cosma e Damiano, e anche assistenziale, in quanto vi venivano distribuiti medicinali gratuiti ai poveri. Da notare nei vari toni di calcare giallognolo e di marna verde, il portale trilitico, la finestra con arco a tutto sesto, le cornici e i conci, il campaniletto a vela con le due finestre cuspidate, la croce ricavata sul pavimento della navata. L’abside ospita la maestosa statua lignea della Madonna con bambino alta 1,75 metri, collocata in un retablo dorato di stile barocco, con panneggi in tono rosso bruno, di gusto gotico, risalente a un periodo tra il XV e XVII sec.