La chiesa di S. Antonio, riconducibile alla seconda metà del XII secolo, sorgeva al di fuori delle mura, lungo il tracciato dell’antica strada che proveniva da Como. Al XIV sec., in periodo gotico, risalgono l’abside, il portale e il rosone in facciata. All’interno sono rimasti pochi lacerti degli affreschi originari (fine XIII – inizi XV sec.).
Alla chiesa era annesso un Hospitale, luogo con funzioni assistenziali di pellegrini e ammalati, i cui resti, con struttura a corte (complesso ora frazionato in abitazioni private), sono addossati al lato meridionale. Gestito inizialmente dalla monache agostiniane e passato nel XV secolo ai canonici di Sant’Antonio di Vienne, di origine francese, nel XVII secolo divenne una dipendenza del monastero di Santa Maria e vi furono traslate le ossa delle monache, come testimonia una lapide conservata in chiesa (1689).
