Nuraghe S’Ega ‘e Marteddu

L’isola di Sant’Antioco vanta la presenza di quarantasette nuraghi, quattordici villaggi, nove tombe dei giganti e un tempio a pozzo. La dislocazione delle torri manifesta la principale delle strutture, che possiamo suddividere in due macro-categorie: la difesa di aree a forte vocazione agricola e pastorale e le chiare posizioni strategiche volte al controllo delle coste in zone di facile approdo. La maggior parte delle torri nuragiche sono dislocate nel settore centro-meridionale dell’isola a controllo dell’ampia piana agricola di Canai e del principale corso d’acqua denominato Riu Triga o de Carroppus. Il dato dimostra l’importanza economica della grande distesa, quale principale e fertile bacino agricolo dell’isola. Alla foce del Rio Maladroxia si trova il nuraghe S’Ega ‘e Marteddu, che sovrasta la baia a nord-ovest. Il nuraghe è composto da un mastio e da un bastione costituito da tre torri laterali ad addizione concentrica conservatesi solo in parte, orientate a Nord, a Sud-Ovest e a Sud-Est. La torre principale, coperta di ter- riccio e macchia mediterranea, si conserva quasi del tutto integra. I paramenti murari sono stati realizzati sovrapponendo lari regolari di massi squadrati e parallelepipedi. Nel lato sud si addossa al mastio un tratto murario avente percorso curvilineo, realizzato con l’utilizzo di massi sub- parallelepipedi disposti in lari orizzontali. Probabilmente, data la struttura rimanente, esisteva un cortile collocato in posizione frontale rispetto all’ingresso. Una cortina mura- ria orientata a Sud sembra avvolgere l’eventuale cortile, si estende per un percorso di 10 metri e conserva un’altezza massima di 4 metri. I massi che compongono i suoi lari formano cerchi concentrici di studiata eleganza, con una progressiva diminuzione del volume man mano che si procede nell’alzato. La torre orientata a Sud-Ovest, coordinata al mastio nel lato Sud-Ovest mediante una cortina lunga m 6.00, conserva un’altezza massima di m 1.80. Lo stato di crollo e l’intricata vegetazione non consentono di individuare il paramento murario interno. La torre settentrionale, coordinata tramite cortina con il mastio, presenta i paramenti murari realizzati in opera sub-quadrata mediante lari che formano cerchi concentrici quasi regolari. L’interno della torre è ingombro di crollo.

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