Curiosità di vario genere, incontri ravvicinati con la storia degli antenati sardi che coltivano la terra o seguivano le greggi, voli di fantasia per come si gestivano certi momenti della quotidianità nelle campagne del Sulcis.
La Collezione Etnografica “Tanit” è forse la più completa e ben conservata dell’Isola. Macine, telai, frantoi oleari, caseifici primordiali; mezzi agricoli, aratri; utensileria comune, impianti di vinificazione, suppellettili della casa contadina, attrezzi per il confezionamento del pane: tutti scenari di millenni o secoli addietro in cui il visitatore può immedesimarsi, grazie alle leggibili testimonianze dei reperti raccolti in questa ricca collezione da Pietro Frongia. Così pure è possibile visionare “su magasinu de su binu” dove veniva prodotto il vino, o il confezionamento del pane casereccio, per la preparazione della farina, per la cottura del pane nel forno sardo.