Gavoi da piccolo villaggio di pastori e di allevatori di cavalli, si è poi trasformato in un borgo ad alta vocazione turistica e culturale, che ha saputo farsi conoscere al di fuori dell’isola. É assai caratteristico, con le sue case di granito a vista, disposte ad anfiteatro su un pendio digradante verso una conca boscosa, a quasi 800 metri di altitudine.
Gavoi, è un borgo ricco di storia: lo provano antichi documenti medievali, dai quali emerge che nel 1388 partecipò, con altri centri della Barbagia, alla firma del trattato di pace fra Eleonora d’Arborea e Giovanni I d’Aragona. L’abitato di Gavoi presenta diversi edifici storici da vedere. Segnaliamo in particolare la Chiesa parrocchiale di San Gavino, la piccola Chiesa di Sant’Antioco, la Chiesa del Carmelo, il museo Casa Porcu Satta, allestito in una bella casa padronale che raccoglie una bella collezione etnografica e il Museo del Fiore Sardo. Sempre maggiore importanza turistico ambientale sta assumendo il lago di Gusana, pittoresco lago artificiale dall’aspetto alpino, alimentato dal fiume Taloro e circondato da fitti lecceti che ne caratterizzano l’aspetto.
Gavoi è stato insignito dal Touring Club Italiano della Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico ambientale destinata ai Comuni che hanno saputo valorizzare un turismo di qualità, il patrimonio culturale, la tutela ambientale e la cultura dell’ospitalità.