Fortini Simbirizzi

Si trovano sul lato sinistro della parte alta di via Pitz’e Serra, nei campi tra le scuole Brotzu, Levi, Giua e il lago Simbirizzi. Fin dagli inizi degli anni ’40 furono costruite in tutta l’Isola almeno 1.500 postazioni permanenti che costituivano, insieme alle batterie militari antiaeree e antinave, la difesa dell’isola durante il conflitto. Denominati anche “casematte”, erano costruiti in ferro e calcestruzzo e camuffati con le sembianze di collinette, abitazioni, chiese campestri o nuraghi, come il Nuraghe Diana e il Nuraghe Is Meris, adattati a postazioni per mitragliatrice o cannone. Quelli del Simbirizzi sono circa una decina e si trovano in ottime condizioni. Sono disseminati a gruppi tranne la solitaria “Finta Chiesa”. Di recente alcuni sono stati ripuliti e resi fruibili grazie a volontari che si sono adoperati per restituire decoro e memoria ai sistemi fortificati, storiche testimonianze di un tragico e non lontano passato.

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