Edificata a partire dal 1704 sopra una precedente chiesa più piccola, forse di fine ’500, è fiancheggiata da un alto campanile, ultimato nel 1689, fornito di campane del ’600 e dell’800.
Mostra un impianto longitudinale con navata unica coperta con volta a botte, sulla quale si aprono 4 cappelle laterali.
Lo stile è quello del Barocco sardo, nel suo filone popolare.
Il prospetto frontale mostra un’apertura centrale sormontata da un architrave che delimita un timpano con arco a sesto ribassato spezzato, 3 finestre con vetrate colorate e una chiusura con coronamento “a cappello di carabiniere”.
L’interno presenta pareti divise da 10 lesene che reggono una trabeazione a dentelli. L’altare maggiore, eseguito in marmi policromi e posto in opera nel 1815, ospita una preziosa statua lignea della Madonna col Bambino realizzata dall’artista napoletano Aniello Stellato nei primi anni del ’600, dorata e policromata in estofado de oro.
Molto interessante è la cappella del Rosario, che accoglie un retablo ligneo del secolo XVIII, insieme a pregevoli statue lignee del ’600 e del ’700.
Degni di attenzione anche la cappella di Sant’Antonio, una fonte battesimale realizzata con marmi policromi nel 1793, il pulpito ligneo e, nella sacrestia, una paratora del secolo XVIII.
