L’edificio “Comune vecchio” sorse in quella che a fine 1800 era la via principale del paese: “Via Grande”, poi ridenominata “Via Vittorio Emanuele”, per ospitare insieme la Casa comunale e la Scuola di Chiaramonti.
Il piano terra dell’edificio era adibito a scuola, a cui si accedeva direttamente dall’esterno attraverso due grandi portoni che nella mezzaluna in alto riportano la lettera S in ferro battuto, che sta per “Scuola.” Il portone centrale invece era quello che portava agli edifici del comune. Sulla mezzaluna di questo ingresso c’erano invece le lettere CC, ovvero “casa comunale”.
Dall’ingresso centrale si salgono le scale che conducono al piano superiore, sede della Casa comunale da cui si possono notare immediatamente le volte affrescate. Quella del vano scala riporta i simboli principali del paese: la chiesa di San Matteo al Monte, il vecchio mulino a vento del paese, un nuraghe, il faro di Castelsardo, sbocco a mare di Chiaramonti. L’affresco più pregevole è però quello della Sala di rappresentanza, nella parete a nord est: “l’Angelo dei Caduti di Chiaramonti nella Grande Guerra 1915-18”, realizzato dal pittore Fabbris nel 1923, e recentemente restaurato. In esposizione i simboli della Repubblica che il Presidente Emerito Francesco Cossiga ha donato alla Cittadinanza.