La chiesa fu edificata intorno al 1630-1638 dalla Confraternita del Santo Rosario, esistente già da qualche decennio. A seguito della fondazione dell’adiacente convento delle Clarisse, nei secoli XVII e XVIII fu utilizzata dalle monache di clausura.
La chiesa, edificata in stile barocco, sorge nel rione Piscobia, a brevissima distanza dalla cattedrale dell’Immacolata e dalla sede della Curia. La facciata principale si presenta pressoché quadrata, completata in sommità da un semplice cornicione con una croce in ferro lavorato di epoca posteriore. Ai lati del portone di ingresso sono presenti due finestre circolari che illuminano le due prime cappelle, mentre al di sopra del portone si apre una lunga finestra che dà luce alla cantoria. L’interno si compone di un’aula coperta a botte con tre cappelle laterali per parte, anch’esse coperte a botte, il presbiterio risulta rialzato rispetto alla navata e anticipato da un arco trionfale. All’interno sono conservate statue del XVII e XVIII secolo e un grande affresco naturalistico del 1699 nella prima cappella a destra, detta delle Anime.