A cura del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali di UniCa che, in collaborazione con Comune di Cagliari e Comando Supporto Logistico della Marina Militare di Cagliari, conduce dal 2002, in regime di Concessione di ricerche e scavi, le indagini archeologiche sul Capo Sant’Elia.
Il colle calcareo di Sant’Elia, popolarmente chiamato “la Sella del Diavolo” è un lungo promontorio che si inoltra nel mare e rappresenta l’ingresso a Cagliari. Popolato sin da età preistorica, circa ottomila anni fa, conserva le testimonianze delle fasi di vita di Cagliari, dagli abitati preistorici alle domu de janas, alle cisterne del tempio di Astarte, alla chiesa di Sant’Elia al Monte passando per le torri, medievale della Lanterna o di Sant’Elia, spagnola del Poetto, fino ai moderni fortini militari della Seconda Guerra Mondiale.
L’itinerario che si svolgerà sotto forma di racconto degli 8000 anni di storia che hanno interessato il Capo Sant’Elia e si articolerà in tre appuntamenti:
Domenica 27 ottobre – h 10.00: l’archeologo Alfonso Stiglitz racconterà la trasformazione del paesaggio di Cagliari dalle prime fasi del popolamento umano fino ai nostri giorni.
Domenica 27 ottobre – h 12.00: l’archeologa Maria Adele Ibba illustrerà i risultati finora raggiunti dagli scavi archeologici realizzati sulla Sella del Diavolo.
Domenica 27 ottobre – h 15.00: l’archeologo Fabio Pinna ripercorrerà le vicende che dal medioevo in poi hanno interessato il Capo Sant’Elia.