L’area in cui sorge Villa Clara, oggi sede della Biblioteca metropolitana, è un’area ricca di storia e bellezza dal punto di vista ambientale. La sua storia millenaria inizia con la civiltà del periodo Eneolitico (2700-2200 a.C.) nota come «Cultura di Monte Claro», caratterizzata da un fiorente artigianato ceramico. Il sito presenta continuità di frequentazione dall’epoca romana, sino alle testimonianze medievali quando la zona, di vocazione agricola, venne scelta per la costruzione di insediamenti monastici, attorno ai quali si sviluppò il villaggio rurale. Principalmente dal Medioevo fino all’800 nella regione di Monte Claro furono coltivati la vite e l’ulivo.
Nel 1904, la tenuta venne acquistata dalla Provincia di Cagliari per l’edificazione del nuovo manicomio, mentre Villa Clara fu destinata ad alloggio del direttore. Il colle divenne la colonia agricola che contribuiva al sostentamento della struttura psichiatrica. Nel 1978 la Legge Basaglia impose la soppressione dei manicomi, e nel 1998 gli ultimi ospiti abbandonarono la struttura ospedaliera.
In questi anni l’amministrazione provinciale ha dedicato notevole impegno progettuale e finanziario al recupero dell’area e alla restituzione all’uso pubblico del grande parco e delle strutture che vi sono comprese. La Provincia (ora Città Metropolitana di Cagliari) ha valorizzato l’area di sua proprietà con il Parco e il Sistema Bibliotecario di Monte Claro, con la Biblioteca Lussu a Villa Clara, trasferita nel 2013 e aperta nel 2014, e le altre biblioteche specialistiche.