La storia delle cere anatomiche ebbe inizio nel 1801, quando Francesco Antonio Boi, docente di Anatomia Umana dell’Università di Cagliari, ottenne dal vicerè di Sardegna, Carlo Felice, un ingente contributo per recarsi a Pavia, Pisa e Firenze per approfondire le sue conoscenze in campo medico. Durante il suo viaggio studio a Firenze, Francesco Antonio Boi ebbe l’occasione di conoscere l’artista Clemente Susini, che su commissione di Carlo Felice modellò le cere anatomiche.
Le cere, realizzate tra il 1803 e il 1805 nel laboratorio di ceroplastica del Museo della Specola di Firenze, vennero definitivamente portate a Cagliari nel 1806 ed esposte al Museo di Antichità e Storia Naturale. Nel 1858, quando il museo fu trasferito nel palazzo dell’Università, le cere furono separate come “Gabinetto Anatomico” e affidate alla custodia del docente di Anatomia. Nel 1923 furono trasportate nella nuova sede dell’Istituto di Anatomia. Dal 1991, per iniziativa del professor Alessandro Riva, le cere sono esposte nella “Sala pentagonale” della Cittadella dei Musei.
L’originale collezione comprende una raccolta di 23 modelli anatomici in cera policroma, ottenuti da calchi in gesso di reperti anatomici, che riproducono minuziosamente, in sezione, le diverse parti del corpo umano, sia maschile che femminile.
