La storia del Museo ebbe inizio il 22 luglio del 1914 quando, con una lettera al sindaco Ottone Bacaredda, il collezionista cagliaritano Stefano Cardu offrì in dono alla città una parte della sua collezione di oggetti d’arte e armi orientali, raccolta durante la sua lunga permanenza nel Siam, l’antica Thailandia.
Nel 1918 la collezione venne esposta al pubblico in una sala dedicata al piano nobile del Palazzo Civico. Per volere del donatore, nonché curatore dell’allestimento e del catalogo della mostra, il ricavato dei biglietti d’ingresso venne devoluto agli orfani della Prima guerra mondiale.
Dopo diverse vicissitudini, nel 1923 il Comune di Cagliari diventò proprietario di tutta la collezione, oggi esposta nelle sale della Cittadella dei Musei. Nell’attuale allestimento il museo presenta una notevole varietà di pregiati pezzi artistici di origine e di culture asiatiche differenti, datati tra il XIV e il XIX secolo. Tuttavia, è individuato come Museo d’Arte Siamese per evidenziare che la parte preponderante degli oggetti è di tale provenienza ed è proprio questa caratteristica a dare alla collezione peculiarità e unicità.
Un’importante sezione del Museo è dedicata alle armi, tra le quali prevalgono i pezzi di lusso, realizzati con abbondante uso d’argento. Si tratta prevalentemente di armi destinate alla sola parata.