Il lungomare è simbolo della città. Qui potrai fermarti per immortalare il fascino delle facciate color pastello che riportano atmosfere della lontana Liguria. La passeggiata si affaccia sul mare: da una parte, a levante, il porto, la marina, a màina; dall’altra, a ponente, i caruggi, le vie strette che animano gli antichi quartieri. Percorriamola tutta. Appuntamento al Palazzo Rivano, oggi sede dell’Hotel Hieracon; il palazzo, ricco di atmosfera e di charme, si profila come un affascinante edificio in stile liberty edificato nel 1897 come residenza di una nota famiglia, la famiglia Rivano, attiva nel commercio di materiali per le miniere e legname. Quando il porto di Carloforte divenne secondo porto della Sardegna dopo Cagliari, l’edificio fu adibito a consolato di Danimarca e Belgio. Proseguiamo verso il Palazzo Jacomy. Il palazzo fu edificato, tra gli anni ’60 e ’80 dell’Ottocento, come residenza di Remigio Jacomy. Egli fu il fondatore del villaggio minerario di Buggerru. Qui vi fu la sede della società Malfidano, titolare delle concessioni di estrazione del minerale presente nella regione mineraria di Buggerru. La stessa società era proprietaria dei magazzini e dell’approdo privato in località Taccarossa. La società Malfidano fu una delle più importanti per l’economia carolina; per essa lavoravano la maggior parte dei galanzieri (addetti al trasporto del minerale da e per Carloforte).
Procediamo verso la piazza, ci colpisce la pietra gialla del Palazzo Napoleone, oggi sede a piano terra della banca Intesa SanPaolo, ma dal 1910 al 1935 sede della Banca &Commercio dei fratelli Napoleone. Avanziamo verso il monumento di Carlo Emanule III, familiarmente chiamato la statua, per dirigerci verso un altro palazzo molto antico: il Palazzo Vecchio. Il palazzo è uno dei più antichi palazzi signorili presenti nel centro storico di Carloforte; la sua datazione risale al 1773 e per questo viene denominato palazzo vecchio. Venne fatto edificare da un mercante di nome Giorgio Rombo. Risulta caratteristico l’ingresso posto in posizione centrale sul lato mare, caratterizzato da un portone posto sotto un balcone che conduce a un atrio a tutta altezza, con la scala che corre lungo i muri e conduce ai piani superiori. Attualmente il palazzo è sede di attività commerciali al piano terra, mentre i piani superiori sono destinati a residenza privata.
La nostra passeggiata si conclude con l’imponente edifico del Cavallera, monumento nazionale, iniziato nel 1920 per ospitare le prime organizzazioni sindacali dei battellieri. Il percorso ci permette di godere della bellezza e della capacità dei palazzi che si affacciano sul lungomare di raccontare curiosità e aneddoti di una città che racchiude in sé l’identità ligure e le provenienze da tutto il Mediterraneo. I passi lenti e gli sguardi curiosi si lasciano guidare dai suoni e dalle parole della lingua Tabarchina che riecheggia tra giovani e meno giovani.
Da non perdere lo street food tabarchino per assaggiare la deliziosa fugassa, focaccia, e la calda fainò (farinata di ceci).