Chiesetta della Madonna dello Schiavo

Via XX Settembre in passato era chiamata “Chiesetta del pretino”, in onore al giovane sacerdote Don Nicolò Segni, che nel 1798 seguì i suoi compaesani in cattività in Tunisia e che volle la costruzione della chiesa. Il 15 novembre 1800 il giovane schiavo Nicola Moretto trovò tra due alberi una polena in foggia di madonna, a Nabeul. Egli la nascose e l’affidò poi al “prevìn” per portarla in patria, una volta libero. La schiavitù terminò nel 1803 e alla Madonnina fu dedicato un oratorio, iniziato nel 1807 e terminato, con varie pause, nel 1815. Al suo interno è conservato l’organo più antico della cittadina, retto da una balaustra di legno a cui si accede con una scaletta a chiocciola. Nel settembre 1988, per il 250enario della fondazione di Carloforte, vennero collocate nella parete destra le spoglie di uno schiavo ignoto, trasferite da Tunisi. Ogni anno, il 15 novembre, è festività solenne e il simulacro della Madonnina viene portato in processione. 

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