Per conoscere il paese nel suo Museo Diffuso con guida in lingua sarda, visita a chiese, portali, pozzi, fiume, tracce del bombardamento e rifugi antiaerei.
Museo Diffuso
Pozzi. L’acqua, nelle varie epoche storiche, ha avuto significati diversi. Il paese è un chiaro esempio di “uso collettivo delle acque” anche per l’abbondanza nel suo territorio. Tantissimi i pozzi nelle proprietà private e anche nelle vie del paese è possibile incontrare i pozzi pubblici, disposti agli angoli delle strade, nei “bijanus”. La loro importanza risulta anche nella toponomastica, dove le strade e gli abitanti della zona si identificano dal pozzo. Tantissimi in passato, ora in disuso, se ne contano più di cinquanta. Attingere l’acqua dal pozzo, oltre all’approvvigionamento idrico, era un momento di socialità e incontro. Oggi i pozzi sono un importante segno di memoria storica e motivo di interesse architettonico e turistico. È una particolarità del nostro paese insieme a pochi altri, oltreché un pezzo di Museo Diffuso.
Portali. Anche Gonnos, come i paesi del Campidano, presenta portali di accesso alle case “a corte”. Inizialmente con arco a tutto sesto, in ladiri, trachite, basalto, tufo, granito, mattoni cotti, i portali sono elemento caratterizzante il contesto urbano. Qualcuno mantiene ancora la copertura sovrastante, con travi di legno orizzontali, su cui è posto un ordito di canne sopra il quale poggiano le tegole legate da malta di calce.