L’area archeologica si trova nella collina di Su Cucuru de Monti, nota in archeologia per un insediamento pluristratificato, dalla preistoria all’epoca tardo antica. Verso la fine del III Millennio qui sorse un agglomerato di capanne. All’età nuragica risale un villaggio capannicolo ubicato tra la chiesa e la via Oristano. Molto interessante è una tomba bizantina: la camera rettangolare è delimitata da muri in pietre, disposte su filari, rinzeppati con pietrame e malta di fango; le pareti si rastremano verso l’alto, così da consentire l’appoggio delle grandi lastre piane di chiusura. L’intera struttura è realizzata in calcare. La chiesa, di epoca immediatamente successiva all’epidemia di peste del 1652-1656, è intitolata a S. Sebastiano, protettore contro la peste. L’interno è costituito da un’unica navata, con prospetto a capanna. Un piccolo campanile a vela monofora termina superiormente la facciata. È presente una spoliazione nell’area presbiteriale che conteneva la statua di San Sebastiano, attualmente nella parrocchia. Di particolare interesse è un capitello corinzio scavato e utilizzato come acquasantiera. Qui fu sepolto Giuseppe Vivanet, morto il 13 Aprile 1843.