La prima attestazione della chiesa parrocchiale di San Giorgio risale al 3 ottobre 1666, secondo quanto riportato nei Quinque Libri, e sorge in quello che è attualmente il centro del paese. L’edificio ha sostituito la precedente parrocchiale intitolata a Santa Maria.
Venne realizzata in forme tardo-gotiche, ma dell’impianto originario resta solo la cappella maggiore, mentre le altre cappelle vennero rifatte nel corso dell’800. La chiesa subì un massiccio intervento di restauro nel 1871 e oggi si presenta con un’unica navata centrale, divisa in tre campate, coperte da volta solida a sesto acuto, costruita tra il 1870 e il 1872; ai lati della navata troviamo tre cappelle e una semi-cappella per parte, tutte coperte da volte a botte. La cappella maggiore è l’unica che conserva le originarie forme tardo-gotiche ed è dotata di una volta a crociera poggiante su quattro mensole decorate con motivi floreali e con al centro una gemma pendula raffigurante San Giorgio martire a cavallo intento a trafiggere un drago. Al suo interno è conservato un altare marmoreo realizzato nel 1911, mentre il coro è decorato con alcuni stucchi raffiguranti angeli, probabilmente settecenteschi.
Il monumentale campanile a canna quadrata, realizzato interamente in blocchi di granito, si trova sul lato destro della facciata, e venne ampliato e sopraelevato nel 1798.
Di grande interesse sono alcune delle statue conservate all’interno della chiesa, come la scultura lignea di San Pietro in Cattedra di scuola napoletana, realizzata da Alfonso del Vecchio (che mise su bottega a Gavoi tra il 1642 e il 1646) e datata 1643, e altri sette simulacri ascrivibili a un periodo compreso tra il XVII e l’inizio del XIX secolo. Questi rappresentano: San Pietro apostolo, Sant’Isidoro agricoltore, Sant’Antonio Abate, Sant’Antonio da Padova, un Crocifisso processionale e una Croce d’altare e infine una Dormitio Virginis (Vergine dormiente). Di notevole interesse è anche il mobile da sacrestia (Paratora) realizzato a intarsio risalente al 1765.