Il Museo del Mare e dei Maestri d’ascia nasce in stretta connessione con un elemento fondamentale della vita della città antica e moderna: il mare.
Attraverso il recupero e la messa in luce della tradizione storica e culturale dei Maestri d’Ascia, viene messa a sistema la conoscenza della laguna e il suo legame con il patrimonio marittimo costiero della Sardegna, rappresentato dalla rete dei fari e dei semafori dedicati al controllo e alle segnalazioni marittime. I Maestri d’Ascia erano storicamente considerati dei professionisti di spicco all’interno dei vecchi cantieri navali, veri e propri esperti nello scegliere il tipo di legname adatto di cui riuscivano a riconoscere l’essenza e, in base alle caratteristiche, la corretta localizzazione all’interno dell’imbarcazione. La loro maestria consisteva nel saper adattare il ceppo di legno originale alla sua destinazione, sagomandolo con un attrezzo chiamato, appunto, “ascia”. Sant’Antioco è oggi uno dei pochissimi comuni in Italia in cui questa tradizione sopravvive, con la pratica della costruzione di barche in piccole aziende a conduzione famigliare.