Il sito più importante, di epoca romana, si trova nella piana di Santa Maria, nei pressi della chiesetta omonima, e si tratta di un edificio termale, probabilmente connesso a una villa rustica, di cui si conservano tracce e materiali in tutto il sito.
L’edificio termale è suddiviso in tre ambienti: un vano d’ingresso da cui si accede al calidarium, a sua volta suddiviso in due vani: il primo a pianta quadrangolare, con uno dei lati brevi absidato; il secondo, anch’esso a pianta quadrangolare, su cui si apre il praefurnium.
Il materiale rinvenuto nell’area appartiene a un arco cronologico che va dal II-I sec. a.C. al VII-VIII sec. d.C. Una volta perduta la sua funzione termale, l’edificio venne riutilizzato in età altomedievale come necropoli, come testimoniano i resti di inumati rinvenuti in fosse terragne sia all’esterno del monumento, sia all’interno del vano d’ingresso.
Dal complesso di Santa Maria proviene una statua muliebre panneggiata di marmo, in ottimo stato di conservazione, adibita per lungo tempo a immagine di culto cristiana nella vicina cappella e in seguito rimossa. La statua, conservata attualmente nel Museo Archeologico di Villasimius, è stata datata in base agli ultimi, recentissimi studi al II sec. d.C. ed è stata identificata con la divinità Igea/Salus.