Stintino ha una precisa data di fondazione: 14 agosto 1885; l’origine del borgo è dovuta alla decisione del Governo Regio di istituire sull’Isola dell’Asinara una stazione sanitaria marittima di quarantena e una colonia penale agricola. L’isola dell’Asinara era all’epoca abitata da famiglie di pastori sardi e di pescatori, alcuni di origine Ligure, che vennero allontanate forzatamente dall’isola. 45 di queste famiglie, dopo una serie di trattative col Governo, decisero di fondare un nuovo insediamento in una lunga striscia di terra caratterizzata da due profonde insenature, conosciuta come ”Isthintini”, non molto distante dallo stabilimento della Tonnara Saline, presso il quale gli stessi trovarono ospitalità e impiego in attesa che venissero realizzate le prime case. Nasce così Stintino, costruito secondo un preciso piano regolatore che divise ordinatamente l’abitato in una stretta penisola fra i due bracci di mare, Porto Minori e Porto Mannu, con le sue piccole case che ricordano a primo impatto quelle di Cala d’Oliva all’Asinara. La principale fonte economica del Borgo fu, fino ai primi anni ’70, la Tonnara Saline, la cui storia dell’omonimo stabilimento e dei tonnarotti è narrata oggi all’interno del MUT-Museo della Tonnara. Stintino è oggi una rinomata località turistica, conosciuta principalmente per la Spiaggia de La Pelosa, che mantiene comunque una forte identità marinara grazie anche all’attività della Cooperativa Pescatori di Stintino, la più antica in Italia nel settore della pesca (premiata nel 2019 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella), e alla tradizionale Regata della Vela Latina.