Da diversi anni Imago Mundi ha inserito tra le iniziative del progetto nazionale Monumenti Aperti, la realizzazione di convegni a carattere internazionale sulle buone prassi in ambito culturale e sulle migliori esperienze di valorizzazione del patrimonio culturale in Italia e in Europa. Dall’esperienza di questi meeting sono stati realizzati “I Quaderni di Monumenti Aperti”, in modo da non disperdere nell’iniziativa di una giornata tutti gli interventi e per valorizzare, creare sinergie e prendere esempio dalle diverse realtà nazionali e internazionali del mondo culturale.
Risale al novembre del 2017 il PRIMO meeting internazionale dal titolo “Patrimonio Culturale: comunità di storie. Modelli, esperienze e strumenti”, realizzato in vista della celebrazione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, il 2018. In quel primo incontro, moderato da Stefano Salis, responsabile della redazione Commenti e Inchieste del “Sole 24 Ore”, ha visto come protagonisti Fabrizio Frongia, allora Presidente Associazione Culturale Imago Mundi Onlus – coordinatore della rete Monumenti Aperti, Sardegna; Annie Reilly, manager Heritage Open Days, Inghilterra; Laura Anello, ideatrice e direttrice festival Le Vie dei Tesori, Sicilia; Valentina Galloni, responsabile progetto I love Beni Culturali, Istituto Beni Culturali Regione Emilia Romagna; Antonella Nonnis, coordinatore della rete Ecomuseo della Valle dell’Aso, Marche; Erminia Sciacchitano, Commissione europea – Direzione generale educazione e cultura, Chief scientific advisor Anno europeo del patrimonio culturale 2018; Alessandro Hinna, professore associato di Organizzazione aziendale, Università Roma Tor Vergata.
Il focus verteva sulle possibili forme di coordinamento o collaborazione tra le buone prassi e nuove possibili definizioni, indicatori e misurabilità degli impatti sociali che, iniziative come Monumenti Aperti, generano nel contesto in cui si inseriscono. L’intento fu quello di aprire un dibattito sul ruolo strategico che la valorizzazione del patrimonio culturale ha rispetto all’attivazione di capitale sociale e quali sono i benefici per le comunità partecipanti. Inoltre si intendeva iniziare a sondare le opportunità offerte dall’anno europeo del Patrimonio Culturale e le prospettive nazionali/europee che una ipotesi di forme possibili di coordinamento tra le esperienze individuate (e disponibili al confronto) potessero avere in chiave di “sistema” nella valorizzazione del nostro patrimonio nazionale.
Nel novembre del 2019 è stato realizzato il SECONDO convegno dal titolo “Comunità che innovano: trasformazioni intorno ai beni comuni” in cui, dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, sono intervenuti: Fabrizio Frongia, presidente Imago Mundi, che ha fatto gli onori di casa parlando di come e quanto Monumenti Aperti in questi 23 anni di storia sia in in continua trasformazione e stia cavalcando nuovi processi attraverso le esperienze nazionali; Giuliano Volpe, archeologo, professore ordinario di archeologia del Dipartimento di Studi Umanistici all’Università di Foggia, oltre ad aver moderato degnamente l’intero convegno, ha parlato di quanto sia importante la partecipazione della comunità nei processi di presa in carico dei beni comuni.
Claudio Gnessi, interaction Designer, formatore, manager culturale e di comunità, ha presentato il progetto dell’Ecomuseo Casilino e le diverse narrazioni di comunità; Liborio Grizzaffi e Marilena Bagarella, dell’associazione il Germoglio Corleone, hanno presentato il progetto INTUS Corleone, finanziato dal MIUR, attraverso il quale l’Associazione “Il Germoglio” è finalmente riuscita a coniugare tre aspetti fondamentali del suo lavoro: educazione alla legalità e ricerca attraverso la valorizzazione dei faldoni del Maxi Processo custoditi a Corleone, promozione culturale di Corleone con il racconto dei suoi personaggi positivi più importanti attraverso un piano editoriale di dodici storie inserite in altrettanti percorsi turistici lungo le strade e i luoghi più suggestivi di Corleone, promozione dello sviluppo economico del territorio attraverso la creazione di opportunità di lavoro proprio puntando allo sviluppo del settore turistico; Gaetano balestra e Isabella Di Mauro hanno raccontato l’esperienza della cooperativa La Paranza, che gestisce le catacombe di Napoli nel Rione Sanità, un esempio di rinascita del quartiere che si è trasformato in un vero e proprio progetto comune e in un paradigma di sviluppo; Emilio Casalini, fotoreporter, giornalista e scrittore, è intervenuto affrontando l’economia della bellezza tra sviluppo, cura e identità.
In quel momento storico in cui le nuove generazioni su scala mondiale si stavano battendo per riscrivere le sorti dei beni comuni, in cui la necessità di individuare nuove possibilità di rinascita si incontra con gli entusiasmi di una cittadinanza sempre più attiva, emerge l’importanza del concetto di patrimonio condiviso. L’incontro si è posto l’obiettivo di far dialogare storie di comunità che affidano un ruolo dinamico al proprio patrimonio, rafforzando i valori collettivi e creando nuove opportunità: buone prassi d’innovazione sociale intorno ai beni comuni, modelli di partecipazione, occupazione, sviluppo e trasformazioni territoriali.
A dicembre del 2020 è stato organizzato il TERZO convegno targato Imago Mundi dal titolo “Il futuro già presente – Impatti, strategie e approcci innovativi per il patrimonio culturale”. E’ stato un convegno tutto in digitale, i relatori si sono incontrati nella piattaforma ZOOM per un appuntamento virtuale, moderato da Fabrizio Frongia e da Emilio Casalini, giornalista, fotoreporter, scrittore e Direttore Creativo dell’Ecomuseo dei 5 Sensi di Sciacca. Dopo i saluti del neo Presidente di Imago Mundi, Massimiliano Messina, sono intervenuti: la vice Presidente dell’associazione, Tiziana Sassu ed Elisa Cadinu, volontaria di Monumenti Aperti, che ci hanno parlato di Monumenti Aperti e hanno approfondito il tema dell’edizione 2020: anticorpi di bellezza – #memorabiliesperienze; a seguire Claudio Gnessi, Presidente dell’Associazione per l’Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros; Gaetano Balestra, socio della Cooperativa Sociale ONLUS La Paranza; Fabio Viola, docente universitario, autore di saggi e designer di videogiochi e Maria Giovanna Fara, responsabile programmazione e progettazione Fondazione Alghero; Francesco Obino, coordinatore del Museo Oristano “Genesi ed evoluzione del Museo Virtuale della città di Oristano”; per concludere Erminia Sciacchitano, uffici di diretta collaborazione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Quello che appariva un futuro indefinito è già presente: un’accelerazione al cambiamento si è imposta sotto la spinta di una quotidianità inattesa. In questo contesto anche le realtà impegnate nella valorizzazione del patrimonio culturale non si sono fermate, hanno cercato di interpretare le evoluzioni, hanno progettato e lanciato iniziative e servizi. Hanno innovato, ognuna a suo modo. E allora ritrovare le reti, alimentarle, rendere questo momento di transizione una buona occasione per dialogare e scambiarsi le buone pratiche in atto, è un momento per conoscere le nuove direzioni e integrare i tanti futuri possibili.
Tutti i convegni sono stati realizzati grazie al contributo della RAS LR n.14/2006 e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Legge 17 Ottobre 1996, N. 534.
Il progetto grafico e l’impaginazione de “I Quaderni di Monumenti Aperti” sono stati realizzati a cura di Denise Maria Paulis per conto di Imago Mundi all’interno del periodo del Servizio Civile Universale.
Monumenti Aperti
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