Il colle di S. Ignazio è formato da rocce calcaree d’origine marina, ricche di fossili, prevalentemente molluschi bivalvi risalenti al miocenico. Su una di queste rocce poggia la Torre del Lazzaretto, chiamata anche torre del Prezzemolo (34 m sul livello del mare), realizzata prima del 1600. La torre controllava l’ingresso agli antichi porti di Cagliari e vigilava sul Lazzaretto. Dalla Torre del Prezzemolo il sentiero porta alla batteria antiaerea della seconda guerra mondiale formata da sei piazzole che ospitavano i cannoni e le mitragliatrici. Nella sala comando è tutt’ora visibile un mosaico realizzato in stile veneziano. Sono visitabili anche i tunnel che erano utilizzati come deposito di munizioni e rifugio durante i bombardamenti. Lasciata la batteria antiaerea, l’escursione prosegue verso il Forte di S. Ignazio (XVIII secolo 94 m sul livello del mare), realizzato in previsione della guerra contro i francesi (1792-1793); dopo il suo disarmo fu utilizzato prima come succursale del Lazzaretto e successivamente durante la seconda guerra mondiale come punto d’ascolto per il passaggio degli aerei. Durante il percorso, tra la Torre del Lazzaretto ed il Forte di S. Ignazio, è possibile ammirare le piante tipiche della flora mediterranea come il lentisco (utilizzato in passato per l’estrazione dell’olio dalle sue bacche), il ginepro, il cisto, l’euphorbia (utilizzata in passato per la pesca di frodo), oltre ad erbe officinali come il timo, l’elicriso, l’assenzio marino, ecc. Il colle assume colorazioni diverse in base alle stagioni, grazie alla presenza di alcune piante a carattere infestante come l’iris, la borracina azzurra, la ginestra ed altre. Nel corso dell’escursione è possibile ammirare i diversi panorami che offre il colle, come il Poetto, le saline, Calamosca e la città.