Basilica di Santa Maria in Vado

Le prime notizie sulla presenza di un luogo sacro nella zona oggi occupata dalla Basilica di Santa Maria in Vado risalgono all’Alto Medioevo.
Attorno all’anno 1000 si costruì una vera e propria chiesa con fonte battesimale che, per molti secoli, rimase l’unica assieme alla Cattedrale in cui era consentito celebrare i battesimi.
Nel 1171, il giorno di Pasqua, si verificò un miracolo: mentre il sacerdote spezzava l’ostia, ne uscì “un vivo sangue”. Da allora la chiesa fu oggetto di grandissima devozione e, alla fine del ‘400, il Duca Ercole I d’Este incaricò l’architetto Biagio Rossetti di progettarne l’ampliamento e la decorazione assieme al pittore Ercole de’ Roberti.
La basilica è caratterizzata da un ricchissimo apparato decorativo, in cui si distingue il ciclo dedicato alla Vergine Maria, realizzato nel Seicento da Carlo Bononi, ultimo rappresentante della scuola pittorica conosciuta come Officina Ferrarese.

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