Caposaldo VIII Avellino di Palmas Vecchio

Il caposaldo VIII di Palmas Vecchia è un monumento storico della seconda Guerra Mondiale. Si articola su 4 casematte in calcestruzzo: la numero 67 per cannone e mitragliatrici (camuffata da caseggiato attiguo alla antica Chiesa); la 68 e la 69 (camuffate da casa) e la postazione 70, probabilmente mascherata da passaggio a livello della linea ferroviaria industriale Pantaleo-Santadi-Porto Botte, attiva tra la fine del XIX secolo e la seconda metà del XX.

Sin dal giugno 1940, il XIII Corpo d’Armata (Sardegna) fu incaricato dallo Stato Maggiore del Regio Esercito di studiare i siti idonei a realizzare sistemi fortificati contro sbarchi degli Alleati, a difesa degli approdi, dei centri produttivi e delle vie di facilitazione. Nel Sulcis le principali difese furono concentrate a Sant’Antioco e nella zona dell’arco di contenimento Santa Caterina. Questa linea bloccava le rotabili e le ferrovie che si dipartivano dal Golfo di Palmas in direzione di Carbonia, Siliqua e Teulada-Santadi.

La linea difensiva contava circa 90 postazioni in cemento ripartite in 24 capisaldi. Esistevano inoltre fossati anticarro, trincee e reticolati. Ogni caposaldo aveva il compito di resistere a 360° fino all’ultimo cartuccia, cioè “anche se circondato o superato dal nemico”. La costruzione avvenne nel 1942-43. Le casematte erano servite dagli uomini del 129° Reggimento (comando a Giba) in forza alla 205° Divisione Costiera (comando a Carbonia, poi a Iglesias). Immediatamente a tergo della linea difensiva si trovavano numerose batterie di artiglieria, dell’Esercito e della Milizia Artiglieria Contraerei (MACA/DICAT). Monte Palmas, alle spalle del caposaldo VIII, conserva importanti vestigia di queste batterie e dei relativi osservatori.

Il compito della linea difensiva era di bloccare azioni di Commando e sbarchi di modesta entità. In caso di uno sbarco nemico in forze, sarebbero giunte per effettuare dei contrattacchi le “forze mobili” e i “gruppi tattici”, che nel settore appartenevano agli organici del 45° Reggimento della divisione “Sabauda” (comando a Iglesias, poi Domusnovas). Le strutture dell’arco di contenimento Santa Caterina si tramandano sostanzialmente integre, rappresentando un ottimo terreno per iniziative di valorizzazione.

Località Palmas, svoltare dalla SS 195 all’altezza della chiesa di S. Maria

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