Il complesso dell’Istituto Sacro Cuore delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli costituisce un interessante esempio di integrazione con la città, programmato nel momento in cui Cagliari ricuciva il tessuto urbano e sociale del quartiere storico di Villanova con l’espansione del quartiere S. Benedetto, tra l’inizio del secolo scorso e gli anni ’30. Le architetture, improntate ad una grande semplicità formale, sono un interessante esempio di come l’architettura italiana tra gli anni trenta e cinquanta del secolo scorso fosse in grado, anche in opere minori, di coniugare coscientemente e positivamente i paradigmi della architettura moderna europea con la necessità di armonizzare gli edifici al tessuto storico, senza anacronismi ma anche senza forzare le geometrie secondo modelli funzionalistici. Particolare attenzione viene posta nella composizione e collocazione della cappella dell’Istituto, che presenta una struttura con navata unica, con ingresso laterale sulla sinistra e ingresso frontale principale. L’interno dell’edificio è completamente affrescato dal pittore Giovanni Bacicia Scano. Si trovano tre grandi affreschi simili a grandi quadri per lato, tre sul lato destro e tre sul lato sinistro.