L’abitazione, situata nella via Arbarei, fu realizzata agli inizi del 1900. Il restauro conservativo, avvenuto nel primo decennio del ventunesimo secolo, ha permesso di conservare intatta la struttura abitativa che rispecchia quella della tradizionale abitazione in terra cruda del Campidano. Imperniata sulla tipica lolla, un portico coperto sorretto da colonnine con arco a sesto acuto e decorazioni sui capitelli, che funge da raccordo fra i vari ambienti, sa domu si sviluppa su due piani. La muratura è in terra cruda, originariamente del tipo realizzato a mano; l’argilla era rossastra, con notevole presenza di inserti di vario tipo: ghiaia, sabbia, legnetti e paglia. La copertura è realizzata a doppio spiovente con struttura portante a capriate lignee e manto in coppi sardi su incannicciato. Al primo piano, affacciate come da tradizione in sa lolla, sono disposte le camere da letto, il soggiorno, la cantina, la cucina e sa domu de strexiu ‘e fenu nella quale è ancora visibile l’antico pozzo che riforniva d’acqua la famiglia e is strexius: pratus, pingiadas, cassadoras, sciveddas, crobis e crobeddas. Al primo piano, raggiungibile attraverso il vano scala adiacente alla porta d’ingresso, gli ambienti in origine destinati a locali di sgombero, sono stati riadattati a zona notte. Casa Brisu rappresenta un significativo esempio di riqualificazione urbanistica di una tipica casa campidanese che, senza perdere il fascino poetico della tradizione, è stata adeguata alle normative attuali e alle mutate esigenze abitative della società contemporanea.