La casa Mallus, sita nel quartiere di Santa Maria, è un tipico esempio di residenza privata risalente ai primi anni del Novecento. Edificata da agiati possidenti terrieri venne costruita con l’utilizzo delle tecniche e dei materiali locali: pietre, mattoni in fango (ladiri), mattoni cotti. La casa presenta un ampio prospetto di forme semplici e regolari, interrotto da un portale per l’accesso alla corte e alle aree di servizio e un portoncino di ingresso all’abitazione a palattu su due piani. Il disegno dell’edificio è quello della tipica casa campidanese dove la distribuzione degli ambienti rispondeva alle esigenze di vita e di lavoro della famiglia. Si compone di una vasta corte centrale munita di pozzo e cisterna, in parte lastricata, in parte riservata a giardino e utilizzata per lo svolgimento delle pratiche agricole; ad essa si affacciano i locali adibiti a servizi quali la stalla, i magazzini, la cantina, la cucina e l’abitazione. Questa, curata nei dettagli architettonici e decorativi, si sviluppa su due piani. Il piano terra è costituito da una ampia lolla, alla quale si accede anche direttamente dalla strada; ad essa si affacciano le camere interne e il vano scala per accedere al piano superiore. Di particolare interesse le stanze caratterizzate da pavimenti con mattonelle in cemento policromo che formano motivi di decorazione geometrica, ed i soffitti alcuni in cannicciato, altri dipinti con figure di angeli, strumenti musicali ed elementi naturalistici. Il repertorio delle decorazioni, oltre allo stile liberty, proprio del primo ‘900, presenta frequenti richiami a motivi classici, a grottesca e neo rinascimentali. La casa è stata oggetto di un intervento di restauro che ne ha rispettato le caratteristiche storiche e architettoniche.