Le Case Popolari di via Anzani, progettate nel 1938 da Giuseppe Terragni e Alberto Sartoris, sono state realizzate dallo IFACP (Istituto Fascista Autonomo Case Popolari) nel 1939. Il progetto era in realtà uno stralcio assai minimale di un più ampio piano di respiro davvero razionalista elaborato dai due architetti (un’ “utopia di poeti”) per un nuovo quartiere operaio satellite previsto a Rebbio per 3000 abitanti, con tutti i servizi necessari, oltre a zone verdi.

Gli immobili realizzati in via Anzani (uno di quattro piani e l’altro di due, oltre il piano terra) erano destinati ad accogliere parte degli abitanti trasferiti dall’antico quartiere della Cortesella (che sorgeva nel centro storico) sventrato dall’intervento “risanatore” voluto dal nuovo Piano Regolatore del Comune (1937). Particolare il giardinetto antistante, che sostituisce il consueto cortile delle case popolari.