Siamo sul parco del baluardo del Montagnone, luogo nato in periodo estense come presidio di difesa delle Mura e come delizia urbana, che viene smantellato sotto la dominazione papale e napoleonica e attraversa un lungo periodo di degrado per poi essere recuperato con il Progetto Mura negli ultimi decenni.
Sul baluardo vengono edificati, dopo la metà del ‘900, dei capannoni occupati da officine, poi usati come centro sociale.
Il Comune decide di non demolirli nel recupero delle Mura e, negli anni 2000, di dar vita a un centro in cui fare cultura, musica e teatro in un luogo significativo dal punto di vista urbano e paesaggistico. Concede così in uso gli ambienti ad associazioni e oggi il centro, che è stato intitolato al grande psichiatra Antonio Slavich, ospita quattro realtà: Sonika, Ferrara Off, Musijam e la Corale Veneziani. Un grande esempio di archeologia industriale che riprende vita.