La chiesa fu eretta nel 1650 nel cuore del quartiere di Villanova, inglobando la preesistente chiesetta dedicata alla Vergine della Salute.
L’intitolazione a S. Mauro si deve al fondatore della stessa chiesa, il Canonico Francesco Gaviano, devoto del santo ritenuto cagliaritano.
Oggi si presenta con una facciata a capanna di color ocra chiaro scandita da lesene e cornici. Alla luminosità della facciata fa da contrasto la penombra dell’interno, ad unica navata con volta a botte e tre cappelle per lato, con archi a tutto sesto. L’altare maggiore restaurato negli anni ’80 è in granito grigio e nella fascia inferiore si trovano gli stalli del coro in noce scuro.
Delle cappelle laterali due rivestono interesse particolare: quelle di S. Raffaele e S. Salvatore da Horta. Nella prima è collocato il solenne altare marmoreo fatto costruire nel 1745 dal terziario Andrea Ligas. Sul paliotto, poggia la mensa dell’altare con il tabernacolo: al centro una grande nicchia con la statua del santo titolare.
Nella cappella sono presenti pregevoli statue di Giuseppe Antonio Lonis di finissima fattura.
La cappella di S. Salvatore da Horta è la seconda a sinistra: vi si conserva il reliquiario in metallo dorato con una scapola del santo; alla base un’arca di pietra che custodisce le sue spoglie. Di particolare interesse è il chiostro del convento con il quadriportico recentemente restaurato che ospita al centro una cisterna di raccolta dell’acqua. Dal 1661 nell’adiacente convento, coevo alla chiesa, venne ospitato il noviziato e lo Studio di teologia. La chiesa ha una funzione di assistenza spirituale in un quartiere che è cresciuto notevolmente per importanza e numero di abitanti.