La chiesa campestre più importante situata nel territorio di Ovodda è quella dedicata a San Pietro Apostolo, che sorge a circa cinque chilometri dal paese, dove un tempo sorgeva il paese medioevale di Oleri, abbandonato dopo la peste del 1398-1403. La sua struttura risulta essere a semplice pianta ad aula ed è costruita interamente in pietra granitica locale con un portale centrale, sul quale si apre una finestra circolare, mentre al suo interno è dotata di un’unica navata.
La chiesa di San Pietro è attestata per la prima volta in un documento del 1473, anno in cui Leonardo de Alagòn, Marchese di Oristano, per dirimere una disputa riguardante lo sfruttamento dei terreni e le conseguenti imposte da versare al Feudatario, spartisce i territori un tempo appartenuti alla Villa di Oleri tra i paesi di Gavoi e Ovodda, i quali da quel momento si prenderanno l’impegno perpetuo di mantenere il decoro della chiesa e onorare il santo ogni anno, con una festa che durasse due giorni (28 e 29 giugno); impegno poi mantenuto solo dagli abitanti di Ovodda.
La chiesa, che nel 1700 versava in un pessimo stato di conservazione, venne quasi totalmente restaurata tra il 1843-45 e subì un ulteriore massiccio intervento di restauro negli anni ’70 del 1900. Risulta pertanto difficile leggere le caratteristiche dell’originario impianto.
Attualmente la festa, che è la più sentita e partecipata dagli abitanti di Ovodda, viene organizzata annualmente a turno dai diversi rioni del paese (comitati).