Chiesa di San Sebastiano

La chiesa parrocchiale di Sorradile, dedicata a San Sebastiano, venne realizzata nella prima metà del Seicento su un impianto risalente, probabilmente, all’XI/XII secolo. Dell’antica costruzione rimangono alcune tracce nel presbiterio e nella sagrestia. Molti elementi decorativi presenti nella chiesa (protomi leonine, elementi zoomorfi) sono di epoca romanica. I primi lavori di rifacimento vennero avviati alla fine del 1500: nel 1636, come riportato in un’incisione sul lato sinistro dell’ingresso principale, si procedette alla realizzazione della nuova facciata realizzata interamente in trachite locale.
I lavori vennero eseguiti da maestranze locali guidate dallo scalpellino Antonio Pinna, il quale univa alle competenze architettoniche uno spiccato gusto decorativo tipico dei picapedrers di formazione gotico-catalana. La chiesa di Sorradile è una delle poche che conserva gli arredi originali: gli altari lignei che ornano le cappelle laterali, due pulpiti di epoche diverse, l’altare maggiore, il fonte battesimale in trachite datato 1697. L’interno è a navata unica coperta da volta a botte e affiancata da otto cappelle laterali anch’esse coperte da volta a botte.  Secondo un’antica credenza, la devozione dei sorradilesi per San Sebastiano è dovuta alla cessazione dell’ultima pestilenza nel giorno della sua festa.

Accessibilità

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Legenda Accessibilità

Accesibilità al Monumento
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Disponibilità di parcheggio
Servizi igienici
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