Chiesa di Santa Vittoria

La prima fondazione risale alla fine del XII secolo; ha subito modifiche nel XV secolo (gotiche), altre nel XVII secolo e negli anni ‘70 del Novecento. La chiesa era sede di due gruppi di fedeli aventi come patroni Santa Lucia e San Giovanni Battista.

La storia della chiesa di Santa Vittoria è difficile da ricostruire, soprattutto la storia iniziale. Secondo varie ipotesi, si pensa che all’inizio ci fosse una chiesa preromanica. L’edificazione gotica è del 1400, però la prima notizia della chiesa è del 1359.

Del primo progetto restano le monofore dell’abside, un tempo collegata a una navata più corta di quella attuale. Abside e navata furono riprese nel 1400 in stile gotico-catalano e poi nel primo decennio circa del 1600 (nello stesso periodo dei lavori della chiesa parrocchiale di Ossi). Sino alla metà del ventesimo secolo sorgeva, tra il primo e il secondo contrafforte laterale, una piccola abitazione di pietre e fango, abitata da un eremitano che viveva isolato e si dedicava alla preghiera. Fu demolita nel 1960 perché a rischio di crollo.

La facciata, molto semplice, è divisa in due sezioni da una lesena e si assomiglia alla facciata della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. La parte superiore ospita una finestra rettangolare ornata da una semplice cornice. La parte inferiore era arricchita da un grande portale cuspidato. La facciata è chiusa da una cornice finale e da una croce in metallo ottocentesca e da un sedile in pietra alla base.

Come arrivare: dall’ingresso del paese percorrere in salita via G.L. Serra e via Roma. Imboccare via Tissi e svoltare a sinistra per piazza Giovanni XXIII. Attraversare l’incrocio e percorrere per la sua interezza via Sardegna. Alla fine della strada svoltare a destra in discesa: la chiesa si troverà sulla sinistra, in fondo alla via.